La Pin Up è un’icona al femminile sensuale, ironica ed energica, entrata a far parte a tutti gli effetti del nostro immaginario.
Secondo una nota rivista, che si occupa di gossip e lucidalabbra, ha descritto il corpo da pin up di una showgirl come un fisico magro e squadrato.
In questo articolo cerchiamo di scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla figura della pin up.
Cosa vuol dire Pin Up
Con il significato di pin up si intende tutte quelle giovani ragazze solitamente sorridenti e ammiccanti, fotografate in abiti succinti.
Infatti, la figura delle donne pin up, una ragazza dal look appariscente e seducente risultò piuttosto convincente, tanto da realizzare calendari, pubblicità e copertine delle quali era protagonista (spesso appese o attaccate alle pareti delle stanze, ai lati interni delle porte degli spogliatoi o alla cabina di guida di grandi veicoli).
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Chi sono le donne Pin Up
La pin up girl è un tipo di donna molto particolare. È una creazione americana, una super “bambola”, rinomata per il suo senso della moda.
Un simbolo made in America capace di abbattere modelli convenzionali di bellezza e stereotipi per affermare un fascino che non è solo curve, ma anche forza della personalità. Abbiamo scritto un articolo di approfondimento su come essere una pin up ai giorni d’oggi.
Le pin-up vennero identificate con questa sorta di sex-symbol e rappresentarono una categoria di donne sexy, carine e vivaci, prive di quel mistero che aveva fatto apprezzare al pubblico le dive degli anni Trenta.
Quando nasce la donna Pin Up
La Pin Up nasce durante la Prima guerra mondiale a scopo “pubblicitario”: la sua immagine avrebbe dovuto invogliare sempre più uomini ad arruolarsi nell’esercito. A capo del progetto ci fu la Division of Pictorial Publicity, ideata dal presidente Thomas Woodrow Wilson.
Si trattava di donne raffigurate in maniera sensuale e maliziosa, persino erotica, capaci quasi di flirtare con il fruitore. Lontane da ogni tipo di censura, ma capaci di mantenere sempre un’innocenza di fondo.
Il fenomeno Pin Up continuò a diffondersi fino al secondo conflitto mondiale; infatti, ci fu un aumento maggiori di soldati impegnati al fronte, la quale appendevano al muro o nelle tende di accampamento, cartoline con al centro una Pin Up.
La sua figura incarnava appieno il desiderio di leggerezza di quegli anni e la ventata di ottimismo che travolse l’Occidente nel secondo dopoguerra.
La bellezza tipica di una Pin Up era formato da un corpo ricco di forme, gambe lunghe e tornite, curve abbondanti e tratti somatici femminili, la lingerie è spesso in vista, ma la sua sensualità risulta naturale, mai artificiosa e persino ironica. Le donne pin up quindi erano attraenti e prosperose, ma con un viso giovane, armonioso e fanciullesco.
Le sue pose e la sua gestualità sono quasi sempre dettate da un evento casuale: capita così che la brezza del vento le sollevi la gonna, un amo da pesca le tolga il bikini o un cucciolo di cane un po’ dispettoso la faccia inciampare.
Non sono riusciti a raggiungere la celebrità classica, grazie all’ampia diffusione delle loro storie sulle riviste, che hanno dato vita a un personaggio comune agli occhi del pubblico. Ancora oggi, i sogni erotici del pubblico maschile sono rappresentati dalle loro forme generose, e dalla loro desiderabile opulenza in un momento di profonda crisi causata dalla fame della guerra.
C’è chi sostiene che il fenomeno dei Pin Up risale all’inizio del XIX secolo, quando le ragazze iniziarono a indossare pantaloncini da atletica per motivi pratici attirando l’attenzione sulle loro gambe come mai prima d’ora e promuovendo un’immagine più erotica e mascolina delle donne.
Il successo delle Pin Up
Le immagini delle pin-up sono associate al buon gusto, alla vivacità, alla sensualità ironica e alla familiarità (ecco perché la Coca-Cola ha utilizzato questo tipo di immagini per entrare nella vita delle persone fin dalla sua nascita).
Le pin-up sono un modello antidivo, in contrapposizione alla bellezza raffinata e austera delle dive degli anni Venti e Trenta. La serenità era l’esigenza principale dopo la Prima Guerra Mondiale e le pin-up rappresentavano una boccata d’aria fresca.
La combinazione di simpatia e ingenuità della donna della porta accanto si combina con un atteggiamento di divertita e solleticante simpatia per i problemi della vita domestica, producendo scene simpaticamente imbarazzanti.
La figura della Pin Up
Anche se nata con lo scopo di invitare i giovani ad arruolarsi, l’immaginario “Pin Up” ha saputo resistere fino a insinuarsi nel panorama contemporaneo. Non solo un’illustrazione, ma un vero e proprio caso mediatico e culturale, approdando nel mondo del teatro e del cinema tramite le attrici-ballerine striptiseuse degli spettacoli di genere burlesque.
Dopo la guerra, il mondo Pin Up incominciò a interessare anche agli artisti: dalla pittura al collage, dal cinema al teatro; tantissimi i fotografi che le hanno immortalate in pose uniche.
Rita Hayworth è stata la celebrità che più si è distinta nell’immediato dopoguerra, insieme a Betty Grable, Gypsy Rose Lee e Tempest Storm, esempi classici di pin-up.
Gilda, il film del 1946 che la rese una star, fece di Rita Hayworth una celebrità. Fu vista come simbolo di un certo tipo di bellezza femminile sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo.
Dagli anni ’50 diventa una vera e propria icona in tutto il mondo; simbolo dello stile vintage, travolge la moda fino a diventare glamour.
La Pin Up più famosa che si ricordi è stata Bettie Page, a lei si sono ispirate Madonna, la diva del burlesque Dita Von Teese e tante altre celebrità.
Bettie Page, originaria del Tennessee fece fortuna grazie al fotografo Jerry Tibbs, incontrato sulla spiaggia di Coney Island nel 1950.
Fu lui a consigliarle di pettinare i suoi capelli lunghi con una frangia corta, un vezzo che divenne poi il tratto distintivo di ogni Pin Up che si rispetti.
Lo stile pin up ha guadagnato popolarità grazie alla qualità evergreen e vintage che caratterizza tutto ciò che risale agli anni Cinquanta. Con il passare degli anni, lo stile pin-up, combinato con elementi moderni e associato allo stile upskirt, si è riaffermato in vari ambienti culturali, diventando sempre più popolare nella cultura mainstream.
Nonostante sia uno dei simboli del movimento femminista, la mitica storia delle Pin Up è piena di contraddizioni. D’altra parte, rendere le donne oggetto del piacere maschile non è certo rivoluzionario, ma allo stesso tempo le Pin Up sono indubbiamente uno dei simboli del movimento femminista, restituendo alle donne sensualità e libertà dai comuni standard di bellezza.
“L’immaginario delle Pin Up ha permesso alle donne di diventare icone della femminilità contemporanea attraverso le quali le donne potevano esprimersi attraverso standard convenzionali e trasgressivi allo stesso tempo. Attraverso questo tipo di immagini, le donne simboleggiavano sé stesse aderendo agli standard convenzionali di femminilità e contemporaneamente trasgredendo tali standard in un modo che esprimeva il loro potenziale sensuale sia intellettualmente che politicamente.” – secondo un commento di una professoressa di Storia dell’Arte.
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