Dai tuguri di Tupelo ai resort di Las Vegas, dal rock ‘n’ roll degli inizi ai concerti via satellite, questo artista è cresciuto e caduto, andando oltre la musica per influenzare la cultura americana e diventare una delle più grandi icone del XX secolo.
Curiosità su Elvis Presley
Elvis Aaron Presley (e non Elvis Presly, Elvis Prestley o Elvis Prisley), nasce nel gennaio 1935 e muore ad agosto nel 1977. Viene ricordato come uno dei cantanti più rinomati della storia e fonte di ispirazione per molti musicisti e interpreti del Rock and Roll, tanto da essersi guadagnato il soprannome di Re del Rock and Roll.
Nel corso di oltre due decenni, l’attività musicale di Presley è stata varia, spaziando dal rock and roll al country and western, al gospel, alla musica tradizionale, melodico e pop, rhythm e blues.
In Italia, Elvis, ha ispirato molti cantanti come Bobby Solo, Adriano Celentano, Little Tony, mentre in Inghilterra Billy Fury e in Francia Johnny Hallday. Ciò dimostra come la sua immagine sia diventata un’icona della cultura pop oltre che un fenomeno musicale.
Durante la carriera, le sue canzoni sono apparse più volte nella classifica di Billboard. In tutta la sua vita ha tenuto solamente 6 concerti in Canada alla fine degli anni Cinquanta, ma non si è mai esibito al di fuori degli Stati Uniti. Presley ottenne 21 singoli britannici al primo posto posizionati anche per 80 settimane, mentre i 45 giri classificate per 1277 settimane. I long playing, contenenti i brani da lui incisi rimasero dal 1958 al 1964.
Possiamo quindi dire che Presley nei suoi ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo.
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Elvis Presley: la biografia
Elvis Aaron Presley nasce nel gennaio 1935 a Tupelo, sopravvissuto al fratello gemello Jessie Garon, morto in tenera età, per la giovane coppia, Elvis divenne il fulcro della vita dei suoi genitori, il quale non potevano certamente immaginare che da li a non molti anni dopo, diventerà una delle figure più importanti per la cultura del ventesimo secolo.
Elvis Presley ha origini gitane scozzesi (dalla parte del padre), ed ebraiche (dalla parte della madre), nonostante abbia avuto un’infanzia povera e svantaggiata a cause delle condizioni economiche, la sua famiglia non gli fece mancare l’affetto e l’amore.
I genitori di Elvis Presley erano soliti a partecipare alle assemblee di dio americane (chiesa evangelica), e proprio durante lo svolgimento di queste riunioni, Elvis si interessò per la prima volta alla musica grazie ai cori gospel.
Nel 1941 grazie all’incoraggiamento della sua insegnante, si esibì in un concorso musicale radiofonico a Tupelo. Nel 1946 in occasione del suo compleanno ricevette la chitarra, imparando da solo i fondamenti della musica, cercando di replicare ciò che sentiva alla radio.
In quel periodo però la famiglia di Elvis, non se la passava bene infatti a causa della disoccupazione tutta la famiglia si trasferì a Memphis nel Tennessee.
Ovviamente come oggi, anche all’epoca non era semplice inserirsi in un nuovo contesto cittadino, tuttavia Presley presentava grandi difficoltà a rapportarsi con altri ragazzi della sua età dovuto non solo al legame ossessivo con i genitori, ma anche per la sua timidezza, se non altro anche il suo look non aiutava, poiché il taglio dei capelli di Elvis era corredato da un ciuffo cementato e da vistose e lunghe basette, mentre altri ragazzi avevano un taglio di capelli corto e ordinato.
Inoltre, amava indossare abiti dai colori sgargianti e fuori moda, acquistando i vestiti a Beale Street – situato nel quartiere nero – visto che la sua famiglia affrontava un periodo di piena difficoltà economica.
Nonostante la sua particolare acconciatura e modo di vestire, quella particolare acconciatura venne adottato da alcuni suoi fan, diventando il simbolo di un’epoca i “favolosi anni Cinquanta” tanto quanto i jukebox, le Cadillac, i drive-in e le bottiglie di Coca-Cola, altre icone distintive dello stesso periodo.
Tuttavia, proprio in questo quartiere Elvis Presley, costruì un legame con la comunità di colore, sviluppando una posizione antirazzista.
Negli anni Cinquanta, soprattutto per gli Stati del Sud, si trattava di un comportamento rivoluzionario, dove le stazioni radio venivano divise per trasmettere musica bianca e musica nera. Ma per Elvis, questo non importava, non faceva nessuna distinzione, sociale e musicale; pertanto, frequentava sia scuole bianche che non.
Elvis Presley: i primi passi nel mondo della musica
Elvis non smise mai di aiutare la sua famiglia, per questo trovò lavoro come camionista per la Crown Electric di Memphis. Durante una delle sue regolari corse, notò sulla Union Avenue, i Sun Records, uno studio di registrazione dove si poteva incidere un disco per un dollaro. Così decide di registrare un disco, alla quale poi in seguito lo regalerà a sua madre, intitolando il brano “My Happiness”, aiutato e inciso dalla segretaria Marion Keisker.
Sam Phillips, non era presente in quel momento, ma quando lo ascoltò casualmente capì le potenzialità artistiche e convocò il contrabbassista Bill Black e il chitarrista Scotty Moore, con l’idea di creare un team musicale, il cui scopo fu quello di collaborare con Elvis, cercando di ottenere dei risultati validi artisticamente.
Nonostante Elvis, non aveva nessuna conoscenza degli spartiti, dimostrava di avere una spiccata predilezione per la chitarra acustica, di fatti questo strumento rappresentava una parte fondamentale per la sua immagine.
All’età di 20 anni, nel 1955 Elvis Presley entra nella storia firmando con la RCA, la più grande casa discografica dell’epoca. In quel periodo, le radio iniziarono a notarlo e le grandi case discografiche si affrettarono a cercare un contratto con lui.
Grazie all’uscita del vinile contenente Heartbreak Hotel e I Was the One all’inizio del 1956, il successo salì a livelli stellari.
Più di 300.000 copie furono vendute in tre settimane, e balzò in cima alle classifiche statunitensi.
Dopo pochi giorni, il disco superò la barriera del milione di copie, dimostrando che Elvis era diventato uno dei principali protagonisti del business musicale americano.
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Il Successo di Elvis Presley: il Re del Rock and Roll’s
Dopo un tale risultato, l’eredità musicale del Re del Rock ‘n’ Roll fu sigillata. La RCA non esita a pubblicare il primo album di Elvis Presley, che esce il 23 marzo 1956. Questo album sarebbe diventato una pietra miliare della storia del rock and roll. Conteneva 28 minuti di musica per 12 brani ed era il primo del suo genere. In pochi giorni si scatenò un grande clamore, che portò alla vendita di un milione di copie del disco.
Nel 1956, Elvis firmò un contratto con la Paramount Pictures per apparire in sei film dopo il successo del suo primo singolo. Partecipò anche allo show di Milton Berle sulla NBC, un’emittente televisiva.
Le movenze e il look unico di Elvis fecero impazzire i ragazzi di tutto il mondo per le sue canzoni, provocando una vera e propria frenesia ovunque apparisse!
In agosto iniziarono le riprese del suo primo film, Love Me Tender, che prende il nome da uno dei più grandi successi di Elvis, senza dimenticare Loving You (1957), Il delinquente del rock and roll e La via del male (1958).
Appena un mese dopo, il Re è di nuovo ospite dell’Ed Sullivan Show, che diventa immediatamente il programma televisivo più visto nella storia degli Stati Uniti, con un’audience stimata dell’80%. Poco dopo, nella sua città natale, Tupelo, Mississippi, dove è cresciuto, viene proclamato l’Elvis Presley Day: un’occasione di festa che lo riconosce come un ragazzo di casa.
Elvis Presley: il servizio militari e gli anni Sessanta
Nel 1958, per diverse ragioni, Elvis Presley fu costretto a dedicarsi al servizio militare; infatti, durante quegli anni rimane lontano dagli studi di registrazione senza dimenticare di continuare a creare la sua musica.
Durante i giorni di congedo, Presley ne approfitta viaggiando in Europa per visitare Parigi, Monaco, dove da lì conosce Priscilla che diviene la sua futura moglie. Il 5 marzo 1960, termina il servizio militare di Elvis a quasi due anni dopo aver lasciato il mondo della musica.
Una volta ritornato in scena, la sua fama non è si è mai affievolita, infatti dopo il suo ritorno, il suo primissimo album “Elvis is back”, si piazzò al secondo posto delle classifiche americane, al contrario, il singolo Stuck on You balza subito in vetta.
Dopo aver vissuto sulla cresta dell’onda negli ultimi due anni e aver prodotto diversi successi discografici, l’artista ora vivrà costantemente lì, sfornando un disco di successo dopo l’altro e apparendo in diversi film e spettacoli televisivi.
Il 1° maggio 1967 viene celebrato il matrimonio con Priscilla, e in seguito acquistano casa a Beverly Hills. Nel 1968 nasce la loro prima figlia Lisa Marie Presley, mentre la carriera di Elvis Presley continua a fiorire sino a tenere 57 concerti nel 1968.
Ancora oggi è ricordata come una delle più grandi performance del Re del Rock and Roll. Tutto lasciava presagire che gli anni ’70 lo avrebbero visto dominare completamente la scena.
Elvis Presley: l’inizio del declino e gli anni ‘70
Nonostante la fama e il successo portino spesso con sé una serie di problemi, la relazione tra Elvis e Priscilla si sciolse dopo soli cinque anni.
Il Re del Rock iniziò ad avere difficoltà visive dopo che una serie di esami rivelarono che era affetto da una rara forma di glaucoma, una malattia che influì negativamente sulla sua carriera artistica e che lo mise sempre più a disagio sotto i riflettori (cosa che nel tempo contribuì al peggioramento della malattia).
Per continuare a tenere il passo per sostenere il programma delle sue esibizioni senza sosta, Elvis iniziò ad assumere frequentemente dei farmaci, stimolanti e anfetamine fino a quando non diventò una vera e propria dipendenza. Nonostante ciò, a contribuire fu anche la sua cattiva alimentazione e il suo stile di vita si aggravarono dai tranquillanti che prendeva per rilassarsi, portando Presley a ingrassare e a sottoporsi poi a drastiche diete dimagranti a base di medicinali per recuperare un minimo di forma fisica.
Elvis Presley: la morte
Dopo qualche anno, nel 1973, venne sancito il divorzio tra Elvis e Priscilla. Nonostante la fine del loro matrimonio, i due mantennero rapporti amichevoli ma distanti per il resto della sua vita, l’incidente gli fece presagire un imminente periodo di profonda depressione.
In relazione al suo stato depressivo e all’abuso di farmaci, Presley iniziò a manifestare segni di irritabilità e volubilità fino a incrinare i suoi rapporti con il resto del suo entourage. L’equilibrio psicologico del Re del rock and roll era ormai sul punto di crollare definitivamente e i ricoveri divennero una costante.
Nonostante i suoi album continuassero a essere popolari, le esibizioni dal vivo di Elvis erano continuamente ostacolate dalla sua cattiva salute fisica, che spesso lo costringeva ad abbandonare prima del tempo. Nel 1976, il glaucoma, la cardiomegalia e l’ipertensione furono solo l’inizio dei suoi problemi di salute, poiché si manifestò un grave caso di obesità, che fece presagire la sua fine.
Elvis si recò a Memphis il giorno dopo un’esibizione il 15 agosto 1977, per riposare e prepararsi per il viaggio successivo. Rimase sveglio tutta la notte al pianoforte, cantando e suonando musica gospel e country, nonostante gli fossero stati somministrati dei tranquillanti. Il giorno seguente, alle 13.30, Ginger Alden trovò Elvis morto nel bagno. Aveva avuto un arresto coronarico e, di conseguenza, la più grande rockstar di tutti i tempi se n’era andata per sempre.
Possibili cause della morte
Al momento della sua morte, avvenuta il 16 agosto 1977, Elvis fu scoperto senza vita dalla sua fidanzata, Ginger Alden, nel suo bagno a Graceland. Si presume che fosse deceduto a causa di un attacco cardiamo, ma da allora si sono fatte molte speculazioni sulle cause della sua morte, sulle quali ci sono ancora dubbi e perplessità. Peter Guralnick, noto biografo del cantante, ha dichiarato che il suo medico personale descrisse in seguito la sua morte in questo modo: “Elvis aveva vomitato dopo essere stato colpito da infarto, a quanto pare mentre era seduto sul water e strisciò qualche metro verso la porta prima di morire”.
L’autopsia del cadavere rivelò un alto livello di intossicazione da droghe e la presenza di quattordici diversi farmaci, tutti legalmente prescritti dal suo medico. Inoltre, i medici che avevano in cura Elvis all’epoca, compreso il dottor Nichopoulos, il suo medico personale, avevano cercato senza successo di convincerlo ad adottare una dieta più sana e regolare già nel 1974.
Un’altra causa di morte che fu immediatamente attribuita a Elvis Presley fu l’obesità. Il medico dell’autopsia stimò che Elvis pesasse 158 kg al momento della sua morte, nonostante ci siano dati contrastanti in tal senso. Secondo il medico che eseguì l’autopsia sul corpo di Elvis, era visibilmente in sovrappeso, soprattutto nei suoi ultimi giorni, poiché passava la maggior parte del tempo nella sua stanza a mangiare cibo spazzatura.
Il dottor Nickopoulos, medico personale di Presley, aveva cercato per anni, senza successo, di modificare la sua dieta. Anche lo shock anafilattico scatenato da un’allergia alla codeina potrebbe essere stato un fattore chiave. Il dentista gli aveva somministrato dosi massicce di medicinali per il mal di denti, ai quali era in parte allergico.
Elvis Presley: le canzoni
Elvis, morto all’età di 42 anni, ha lasciato dietro di sé alcuni dei più grandi successi della musica rock. Alcune delle sue canzoni sono entrate a far parte della storia e della coscienza collettiva, grazie a film, concerti e programmi televisivi che lo vedono protagonista. Ma quali sono le canzoni più famose di Elvis Presley?
Tra i brani famosi di Elvis Presley troviamo:
- Suspicious Mind
- If i can dream
- In the ghetto
- Jailhouse Rock
- Can’t help falling in love
La discografia di Elvis Presley inizio il 19 luglio 1954. Durante il periodo 1954-1978,Presley pubblicò 102 singoli, 30 singoli EP, 70 album per la RCA Records, 4 album per l’etichetta a basso budget della Pickwick, e 5 singoli per la Sun Records.
- 1956 – Elvis Presley
- 1956 – Elvis
- 1957 – Elvis’ Christmas Album
- 1960 – Elvis Is Back!
- 1960 – His Hand in Mine
- 1961 – Something for Everybody
- 1962 – Pot Luck with Elvis
- 1965 – Elvis for Everyone!
- 1967 – How Great Thou Art
- 1969 – From Elvis in Memphis
- 1969 – From Memphis to Vegas/From Vegas to Memphis
- 1971 – Elvis Country (I’m 10,000 Years Old)
- 1971 – Love Letters from Elvis
- 1971 – Elvis Sings the Wonderful World of Christmas
- 1972 – Elvis Now
- 1972 – He Touched Me
- 1973 – Elvis (The Fool Album)
- 1973 – Raised on Rock/For Ol’ Times Sake
- 1974 – Good Times
- 1975 – Promised Land
- 1975 – Today
- 1976 – From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee
- 1977 – Moody Blue
Elvis Presley: i film
Qui di seguito la lista di tutti i film di Elvis Presley:
- Fratelli rivali (Love Me Tender) (1956)
- Amami teneramente (Loving You) (1957)
- Il delinquente del rock and roll (Jailhouse Rock) (1957)
- La via del male (King Creole) 1958
- Cafè Europa (G.I. Blues) (1960)
- Stella di fuoco (Flaming Star) (1960)
- Paese selvaggio (Wild in the Country) (1961)
- Blue Hawaii, regia di Norman Taurog (1961)
- Lo sceriffo scalzo (Follow That Dream) (1962)
- Pugno proibito (Kid Galahad) (1962)
- Cento ragazze e un marinaio (Girls! Girls! Girls!) (1962)
- Bionde, rosse, brune… (It Happened at the World’s Fair (1963)
- L’idolo di Acapulco (Fun in Acapulco (1963)
- Il monte di Venere (Kissin’ Cousins (1964)
- Viva Las Vegas, (1964)
- Il cantante del luna park (Roustabout) (1964)
- Pazzo per le donne (Girl Happy) (1965)
- Per un pugno di donne (Tickle Me) (1965)
- Avventura in Oriente (Harum Scarum o Harem Holiday) (1965)
- Frankie e Johnny (Frankie and Johnny) (1966)
- Paradiso hawaiano (Paradise, Hawaiian Style) (1966)
- Voglio sposarle tutte (Spinout), regia di Norman Taurog (1966)
- 3 “fusti”, 2 “bambole” e… 1 “tesoro” (Easy Come, Easy Go) (1967)
- Fermi tutti, cominciamo daccapo! (Double Trouble) (1967)
- Miliardario… ma bagnino (Clambake) (1967)
- Stay Away, Joe (1968)
- A tutto gas (Speedway) (1968)
- Live a Little, Love a Little (1968)
- Un uomo chiamato Charro (Charro) (1969)
- Guai con le ragazze (The Trouble with Girls) (1969)
- Change of Habit (1969)
Nel 2022 invece è uscito il film sul Re del Rock di Baz Luhrmann con protagonisti Austin Butler nei panni del re del rock affiancato da Tom Hanks che interpreta il manager del musicista. “Elvis Version” è un magnifico ritratto anti-biografico del leggendario rocker americano Elvis Presley. È stupefacente, coinvolgente, ammaliante.
Elvis, presentato in anteprima mondiale Fuori Concorso al Festival di Cannes, sarà disponibile da martedì 9 agosto per l’acquisto e il noleggio sull’app Apple Tv, Amazon Prime Video, YouTube, TIMVISION, Chili, Rakuten TV e Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.
Il film esplora l’intricato legame tra il colonnello Tom Parker (Tom Hanks) ed Elvis Presley (Austin Butler) nel corso di 20 anni, dagli inizi di Presley alla sua fama, che culminò in un livello di popolarità storicamente senza precedenti. Al centro di questa odissea c’è Priscilla Presley (Olivia DeJonge), una delle figure più importanti e influenti nella vita di Elvis.
Cosa c’è di vero nel film Elvis? In questo film, si viene trascinati in un vortice di avventure dentro e fuori dal palco, scalate di classifiche, eccessiva indulgenza, balli e pillole. La figura iconica del “Re” è in bilico tra realtà e finzione. Inoltre, vengono rivelati l’oscura tristezza e la tragica personalità di Elvis Presley dietro il sorriso bianco.
Qui di seguito vi lasciamo il trailer di ELVIS.
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