Balli Anni 50

È possibile considerare gli anni ’50 come un periodo di svolta nella storia del ballo, poiché i balli di quel decennio hanno rappresentato un’evoluzione innovativa e divertente. Ma quali sono i balli che rappresentano gli anni ’50? Scopriamoli insieme!

Balli anni 50

La musica dei balli degli anni ’50 è caratterizzata da una grande varietà di stili, che riflettono l’entusiasmante evoluzione musicale di quel decennio. L’arrivo del Rock’n’Roll ha dato il via a una rapida evoluzione anche nei movimenti di danza, che si sono adattati alle nuove sonorità.

Grazie alla nascita della televisione, ha permesso ai giovani di apprendere nuove tecniche di ballo sino a farli diffondere anche in ogni famiglia provvisto di tv. In questo modo, la musica e i balli degli anni ’50 continuano a influenzare e ispirare le generazioni successive, mantenendosi sempre attuali e vivaci nelle piste da ballo di tutto il mondo.

Tuttavia, tra gli stili di balli degli anni ’50 troviamo:

  1. Blues
  2. Jazz
  3. Swing
  4. Rockabilly
  5. Musiche caraibiche

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Come si ballava negli anni 50

I balli degli anni ’50 riflettono chiaramente l’evoluzione improvvisa dei tempi, con una forte inclinazione all’innovazione e una grande dose di entusiasmo e divertimento che hanno segnato quel periodo storico.

Qui di seguito vi segnaliamo alcuni dei balli anni 50 in coppia e da soli:

Boogie Woogie

La musica Boogie Woogie era molto amata negli anni ’20, mentre la danza omonima ha iniziato a diffondersi nel boom della musica Rock’n’Roll negli anni ’50. Tanto il Boogie quanto il Jitterbug affondano le loro radici nella musica Swing e sono varianti del Lindy Hop. Nonostante sia tradizionalmente associato ai ritmi del pianoforte Boogie Woogie, il ballo è anche comunemente ballato sulle melodie rock’n’roll, caratterizzate da un ritmo incalzante ed energico. È probabile che negli anni ’50 questa variante di ballo fosse denominata “Rock’n’Roll”, mentre la danza comunemente nota come Boogie Woogie oggi, viene talvolta chiamata anche East Coast Swing.

Jitterbug

Il termine “Jitterbug” risale agli anni ’30 e veniva utilizzato sia per indicare i balli degli anni 30 che i ballerini stessi. Questa danza, in realtà, rappresenta una versione semplificata del Lindy Hop, caratterizzata da meno passi e pertanto risultava più accessibile e facile da ballare, soprattutto su ritmi veloci. Il Jitterbug è stato uno dei balli che ha trovato facilmente la sua collocazione passando dalla musica Swing ai balli rock and roll. Grazie alla sua evoluzione, questo ballo ha avuto successo anche tra la nuova generazione di giovani ballerini, come mostrato in film come “Rock Around The Clock” e “Rock, Rock, Rock“.

Rock’n’Roll

Il termine “Rock’n’Roll” viene utilizzato in modo generico per indicare tutti i tipi di ballo che venivano ballati sulla musica rock’n’roll degli anni ’50. Tuttavia, questa terminologia può creare confusione, in quanto esistevano numerose variazioni di danza che differivano da stato a stato o da sala da ballo a sala da ballo. Ad oggi alcuni termini usati nella danza di oggi hanno subito un significato storico differente. Tuttavia, nel corso degli anni, possiamo dire che alcuni nomi di danze sono state modificate seppur durante gli anni 50 i balli swing hanno subito una notevole evoluzione e adattamento alle nuove e potenti sonorità del Rock’n’Roll. In questo periodo, artisti come il leggendario Elvis Presley, il re del rock n roll, hanno portato il genere alla ribalta con la loro musica e il loro stile unico.

Hand Jive

Nel 1957, in un bar londinese affollato al punto da non permettere di ballare, un gruppo di adolescenti inventò una coreografia che si basava su movimenti delle mani e battiti ritmici, chiamata “Hand Jive“. proprio come il famoso ballo che troviamo nel film Grease con John Travolta. A quel punto il regista Ken Russell immortalò la scena in un video. Questo ballo divenne così popolare negli Stati Uniti tanto che nel 1958, un’artista americano Johnny Otis ne registrò una canzone intitolata “Willie and the Hand Jive” con un riff Bo-Diddley riconoscibile.

Twist

Tra gli altri balli degli anni 50, troviamo il Twist, e si rivela una grande novità nel mondo dei balli poiché a differenza di altri balli anni 50, come l’Hand Jive, le canzoni per il Twist sono state scritte in risposta alla popolarità del ballo, e non il contrario. Nel 1959, sia Hank Ballard che Chubby Checker pubblicarono lo stesso brano “The Twist” dopo che il ballo era già diventato popolare. Questa danza si caratterizza per la sua semplicità e può essere ballata anche da soli. Si basa sul movimento oscillante delle anche e delle caviglie, che ricorda l’azione di schiacciare una cicca di sigaretta sul pavimento. Durante il ballo del Twist, il movimento del busto rimane relativamente limitato, mentre le braccia accompagnano l’azione rotatoria dei fianchi.

Bunny Hop

Il Bunny Hop era un ballo molto popolare nelle feste da ballo dei primi anni ’50, caratterizzato da un’energia contagiosa e molti salti. Nonostante la sua semplicità e ripetitività, il Bunny Hop si prestava perfettamente all’atmosfera festosa delle feste. I ballerini si mettevano in fila (come in un trenino) e facevano una breve sequenza di passi laterali e salti avanti e indietro, seguendo il ritmo della musica. Il Bunny Hop era talmente popolare che fu presentato in televisione e persino associato ad una canzone che ne descriveva la routine. Alcune versioni della canzone includevano anche le istruzioni per ballare il Bunny Hop.

Calypso

Gli anni ’50 hanno visto l’America appassionarsi ai ritmi caraibici, e di conseguenza balli come Mambo, Rumba e Cha Cha Cha il quale hanno iniziato a suscitare un interesse generale. Il ballo “Calypso“, è stata la versione semplificata del Cha Cha Cha che ha trovato popolarità tra gli adolescenti, tanto da essere presentato con questo nome iconico nella trasmissione televisiva “American Bandstand”. Pur rimanendo un ballo di coppia, il Calypso era molto facile e divertente da ballare, caratterizzato da passi eseguiti senza presa.

Negli anni ’50, dopo il declino dello swing e delle big band, le sale da ballo attraversarono un periodo di difficoltà. Tuttavia, grazie alla passione degli adolescenti americani per il ballo, alla fine del decennio i balli di gruppo divennero di nuovo popolari grazie alle apparizioni televisive. I balli di gruppo degli anni ’50 erano molto vari, alcuni veloci e altri lenti, ma tutti caratterizzati da passi estremamente semplici da eseguire.

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Tra i balli di gruppo degli anni ’50 troviamo:

Madison

Il Madison è uno dei balli anni 50, un ballo di gruppo che consiste con una sequenza di passi e movimenti fissi da eseguire in fila sulla pista da ballo. La sua origine risale all’Ohio. Nel 1959, Ray Bryant pubblicò “It’s Madison Time“, una canzone che includeva il nome dei passi del Madison. Da allora, il ballo è spesso associato a questa canzone. Come il Twist e l’Hully Gully, anche il Madison continuò a essere molto popolare negli anni ’60, soprattutto dopo le sue apparizioni in televisione. Il Madison è una “line dance” che si balla senza un partner, seguendo una coreografia fissa di passi e movimenti.

Hully Gully

Si pensa che l’Hully Gully sia stato introdotto come ballo di gruppo non strutturato intorno al 1959, anche se le sue esatte origini non sono chiare. Esiste una danza precedente chiamata Hully Gully, risalente agli anni ’20, ma non sembra essere collegata direttamente a quella degli anni ’50. La popolarità dell’Hully Gully coincise con l’uscita della canzone “Baby“. La canzone “Hully Gully” degli Olympics presentava una descrizione generale dei movimenti della danza, che includevano lo “scuotere le spalle” e “dimenare le ginocchia”.

The Stroll

Negli anni ’50 appare il famoso ballo chiamato “The Stroll“, consisteva in una fila di uomini di fronte a una fila di donne, che formavano un passaggio lungo il quale le coppie camminavano al ritmo della musica, prima di separarsi e unirsi nuovamente alla fine delle rispettive linee. Il ballo dello Stroll divenne popolare dopo che American Bandstand trasmise la performance del gruppo The Diamonds che ballava sulle note della canzone omonima nel 1957. Da allora, questo ballo ha avuto molte evoluzioni e oggi viene ancora ballato in occasioni a tema, ma con quale variazione significativa rispetto alla versione originale.

La musica e i balli degli anni ’50 non sono solo un ricordo del passato, ma rappresentano ancora oggi una forma di intrattenimento popolare. Il rock’n’roll è ancora amato e seguito da milioni di persone in tutto il mondo, affascinate dai ritmi, dai balli e dalle mode di quel decennio che ha lasciato un segno indelebile nella storia. Grazie alla passione dei suoi ammiratori, la musica e i balli degli anni ’50 continuano a vivere, portando gioia e divertimento nelle piste da ballo di tutto il mondo. È un capitolo della storia che rimane aperto e che continua ad appassionare anche le nuove generazioni.

Margherita
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